La Colonna Sonora di Boombox (The God of The Dance) colora gli stati d'animo della protagonista Pepi e di chi le sta attorno.
Il brano iniziale di stile country "You'll Come Too" di Barefoot McCoy ci catapulta dagli esterni cittadini al locale dove lavora Pepi (il Panta Rei Bistrot a Torino) in un gioco visivo interno - esterno che connota i movimenti di macchina, le inquadrature, l'atmosfera. Sembra quasi di entrare in un saloon di un western americano, ma più colorato e quasi mitteleuropeo. Le foto dei cantanti appese alle pareti del locale giocano un ruolo di senso sovrapposto alla messa in scena e ci preannunciano che vedremo un cortometraggio dove la musica sarà un vero e proprio leitmotiv.
Il sound design curato ed espressivo di Mario Ordine descrive dapprima la fretta ed il nervosismo di Pepi, poi i suoni e gli iati d'ambiente della casa di Pepi e Stella, efficaci sottofondi ai dialoghi stranianti tra le due e alle battute "fonico-fonetiche" di Boom.
La sequenza iterativa in accelerato che descrive Pepi in mezzo alla città (quasi come fosse ella stessa parte della confusione e del traffico) ha il ritmo indie pop di "To The Roofs" dei Colaars, il cui testo ben si adatta all'atmosfera distopica della sequenza.
Ma è con l'entrata alla scuola di ballo (l'affascinante Accademia Carma a Torino) che le tonalità e le frequenze si abbassano, virando insieme ai colori delle riprese, verso il caldo. Stavolta il sottofondo ai dialoghi surreali tra Felix, Alex e Pepi "Es por Ti" di Raza Latina si fonde letteralmente con i toni rossi, arancio e sepia accentuando una profondità di campo che tanto cara sarebbe ad un classico e insieme postmoderno Almodovar.
L'incidente fisico (e mentale) scatenato da Pepi con il lancio di Boom sfiora anche il tema di una disperata quanto nevrotica ribellione della ragazza alla tecnologia.
L'incipit delicato e riflessivo di "Boom & Pepi's Theme", composta e arrangiata appositamente per il cortometraggio dai Bakers, salda magistralmente questa frattura attraverso la malinconia del ricordo che "rimbomba" ossessiva nella testa di Pepi, stordendola, più fastidioso degli innocenti dispetti sonori di Boom.
E' qui che a livello di design sonoro il cerchio si chiude...
Il fastidio avvertito da Pepi prima di incontrare Boom torna ad assillarla come il più silenzioso frastuono del ricordo.
Sarà ovviamente compito di una dj, cantante e maestra di ballo come Alex e di un ballerino gioioso e vitale come Felix riequilibrare le ferite nel rapporto tra Pepi e Boom e far tornare il sorriso sul volto della nostra protagonista.